Lo scorso 7 aprile 2014 Alessandro Angrisano (ACEP) ha redatto ed inoltrato al Presidente della SIAE e al Consiglio di Gestione una proposta, condivisa da numerose altre Associazioni, volta a re-introdurre la vecchia polizza sanitaria a favore degli Autori associati, degli ex-soci, delle loro vedove nonché dei legali rappresentati di edizioni e concessionarie.
La proposta spiega che la vecchia polizza sanitaria, annullata dalla gestione commissariale assieme all’assegno di professionalità agli ex-soci, costava alla SIAE una cifra molto esigua: meno di 25 euro ognuna. La polizza rappresentava un grande aiuto per tutti gli associati gravati da seri problemi di salute, specialmente i più anziani. E’ ovvio infatti che, proprio questi ultimi, agendo singolarmente non potrebbero mai avere una polizza decente a quel costo così contenuto, anzi, molto probabilmente non verrebbero nemmeno assicurati.
La proposta chiede infine che il costo derivante dalla re-introduzione della polizza sanitaria sia interamente assorbito dal notevole residuo positivo (circa 4 mln di euro) derivante dall’aumento di circa il 70% delle quote sociali annuali deliberate dalla gestione commissariale con effetto dal 1 gennaio 2013.
Di seguito il testo della proposta.
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La SIAE, prima della modifica commissariale del regolamento del Fondo di Solidarietà, erogava a favore dei propri Associati tre polizze assicurative quale importante forma di solidarietà di carattere generale per gli associati. Le prime due polizze prevedevano, in estrema sintesi, la liquidazione di indennità per il caso di ricovero o degenza dell’assicurato in istituto di cura e la terza per il caso di morte dell’assicurato a seguito di infortunio.
Le prime due polizze, inoltre, si differenziavano fra loro per l’entità delle indennità previste, prevedendo indennità maggiori (c.d. di “FASCIA A”) a favore degli ex-soci (compreso 34 vedove di soci che rimborsavano alla SIAE il costo del premio) e degli Associati con un incasso minimo in diritti d’autore e indennità minori (c.d. di “FASCIA B”) a favore di tutti gli altri Associati. Erano esclusi dalle polizze i “mandanti” nonché tutti gli associati che non maturavano nessun incasso.
L’ultima polizza stipulata nel 2011 prevedeva anche un’apposita Centrale Operativa con numero verde operante 24h/365gg a cui si poteva richiedere gratuitamente: informazioni e consulenza specialistica, l’invio di un medico nelle ore notturne e nei giorni festivi, l’invio di un infermiere e fisioterapista a domicilio nei casi di frattura, rientro sanitario con Autoambulanza in caso di infortunio oltre i 50 km dal domicilio (anche all’estero), prolungamento del soggiorno dopo ricovero ospedaliero, viaggio di un familiare in caso di ospedalizzazione e numerosi altri servizi.
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DETTAGLI POLIZZE – PROSPETTO PREMI ULTIMA STIPULA 1° marzo 2011 – 1° marzo 2012
1) Polizze per la copertura del rischio di inabilità temporanea, totale o parziale, da infortunio e/o malattia. (indennità giornaliera fino a 207 euro circa + una somma fino a 413 euro se l’inabilità supera i 10 gg – fino al raggiungimento di Euro 25.823)
Polizza per Associati FASCIA A (assicurati n. 8.146 compreso le 34 vedove):
premio annuo pro-capite (al lordo delle imposte): Euro 96,10
premio annuo complessivo (al lordo delle imposte): Euro 782.830
Polizza per Associati FASCIA B (assicurati n. 58.483):
premio annuo pro-capite (al lordo delle imposte): Euro 12,10
premio annuo complessivo (al lordo delle imposte): Euro 707.644
Premio annuo complessivo FASCIA A + FASCIA B: Euro 1.490.474
per un totale di 66.629 Associati (compreso le 34 vedove degli ex-soci)
Costo medio delle due polizze: Euro 22,37
2) Polizza per la copertura del rischio di decesso a seguito di infortunio professionale ed extra- professionale. (indennità pari a Euro 25.823)
numero associati assicurati: 66.595 (sono escluse le 34 vedove)
premio annuo pro-capite (al lordo delle imposte): Euro 2,34
premio annuo complessivo (al lordo delle imposte): Euro 155.832
TOTALE COSTO DELLE 3 POLIZZE: Euro 1.646.306
COSTO MEDIO PER ASSOCIATO ASSICURATO: Euro 24,70
Allo stato attuale tutto lo staff che gravita intorno alla SIAE è coperto da una polizza assicurativa. Questo vale per i dipendenti, per i dirigenti, per i mandatari ma non più per gli Associati i quali, più di chiunque altro, avrebbero bisogno di un sostegno nei periodi in cui, per motivi di infortunio e/o malattia, non possono dedicarsi al proprio lavoro. E’ purtroppo noto che questa particolare categoria di professionisti del comparto culturale non è tutelata dalle attuali norme, ne in campo previdenziale e ne in quello degli infortuni professionali. Particolarmente colpiti dalla cessazione delle polizze assicurative risultano essere proprio gli ex-soci, nonché tutti gli Autori un po’ più avanti con l’età i quali si trovano più spesso nella fattispecie prevista dalla polizza.
L’estinzione delle polizze assicurative è stata una conseguenza del blocco dell’erogazione degli assegni di professionalità ma potrebbe facilmente e regolarmente essere ripristinata non addebitando i costi al Fondo di solidarietà.
La polizza , così come rinnovata dal 2004 al 2012 presenta un costo medio incredibilmente basso (meno di 25 euro per Associato) dovuto principalmente al fatto che le quasi 60.000 polizze di Fascia B, quelle più economiche, bilanciavano il costo delle oltre 8.000 polizze di FASCIA A, quelle più generose (vedi dettagli alla pagina precedente).
La proposta è quella di addebitare il costo della eventuale re-introduzione delle 3 polizze (circa 1,7 mln) direttamente al residuo positivo generato dalle quote d’iscrizione e non dal Fondo di solidarietà che, operando con i soli interessi del capitale, non potrebbe assorbirne il costo. Inoltre attualmente lo stesso Fondo di solidarietà, oltre che essere oggetto di ricorsi e giudizi, è oggetto di un dibattito e di uno studio che potrebbe destinarlo ad un uso diverso da quello attuale.
Da un’analisi sulla quota annuale di associazione eseguita da SIAE nel 2009 è risultato che la stessa (allora pari a 89 euro per gli Autori) copriva già tutti i costi medi di ogni Associato, compreso alcuni oggi non più esistenti, quali la stampa e la distribuzione della rivista VivaVerdi e i costi della struttura del Fondo di Solidarietà, oggi oggetto di contabilità separata. Dallo stesso studio risultava che la gestione delle quote associative produceva un ricavo pari al 20% delle stesse, utilizzato per coprire vari costi aziendali (organi sociali, strutture ad essi dedicate, imposte sul reddito etc.). Oggi, con la riduzione dei costi e, soprattutto, con l’incremento del 60% della stessa quota, sarebbe verosimile ipotizzare un residuo positivo di oltre 4 mln di euro che consentirebbe non solo il ripristino ma anche il miglioramento delle vecchie polizze, con l’aumento dell’indennità previste e l’estensione delle stesse anche ai rappresentanti legali di edizioni, produttori, concessionari e cessionari.
Si richiede pertanto alla SIAE uno studio di fattibilità della proposta qui rappresentata al fine di ridare agli Autori ex-soci e a tutti gli Associati destinatari un prezioso strumento di supporto economico utile nei momenti di difficoltà legati alla salute e che, altrimenti, costerebbe almeno 10 volte tanto.
Roma, 07 aprile 2014
Proposta redatta e presentata da Alessandro Angrisano e condivisa da:
ACEP, AIDAC, ANART, COMITATO MILLESOCI, FEDERAZIONE AUTORI (L’ASSOCIAZIONE, SNAC, SOS LAVORATORI SPETTACOLO, INDIPENDENTI), MAP, UNCLA, UNEMIA.
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