E’ stato firmato oggi al Mibact il protocollo d’intesa tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la neonata Federazione Nazionale Il Jazz italiano. L’associazione, che ha visto la luce il 13 febbraio scorso, riunisce le quattro sigle del settore: I-Jazz (festival italiani), Midj (musicisti), Adeidj (etichette indipendenti) e Italia Jazz Club (associazione dei club). La federazione, che non ha scopo di lucro, è presieduta da Paolo Fresu. Con la firma dell’accordo le due parti si impegnano reciprocamente “nel perseguire obiettivi strutturali che vadano a implementare la conoscenza della cultura jazzistica – riconosciuta quale patrimonio comune e momento di crescita del pubblico e dei musicisti – e ne promuovono lo sviluppo e la crescita costante”.
“Il jazz è ora pienamente riconosciuto tra i generi musicali promossi e sostenuti dallo Stato, un atto che corona un lungo percorso intrapreso in questi anni con le principali realtà del jazz italiano a partire dai bandi promossi con le prime risorse individuate all’interno del FUS per arrivare alle maratone per L’Aquila e Amatrice” ha detto il Ministro Dario Franceschini.
Nel protocollo, che prevede dieci punti, si parla di coinvolgimento delle amministrazioni e delle realtà locali, delle scuole, di aprire il dialogo al settore turistico e a un maggior interesse verso le nuove generazioni e delle zone periferiche e dimenticate; dell’istituzione di una giornata nazionale del jazz italiano che ricalchi le orme del successo dell’iniziativa per l’Aquila; di continuare il lavoro sulle residenze d’artista sia in Italia che all’estero per favorire l’incontro con esperienze e conoscenze di artisti di altri Paesi; di lavorare insieme per garantire una maggiore visibilità alla musica jazz. Un lavoro che la neonata Federazione Il Jazz Italiano fa già promuovendo e sviluppando la cultura jazzistica in Italia attraverso “un lavoro capillare svolto da musicisti, jazz club, festival e rassegne, etichette discografiche, scuole e seminari”.
“La nascita della Federazione ‘IJI’ e la firma del protocollo d’intesa con il Mibact e con il Ministro Franceschini rappresentano un momento storico per il jazz italiano e per la cultura del nostro Paese – ha commentato Paolo Fresu, Presidente della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano – Se da una parte raccontano il fruttuoso cammino di questi anni, merito di un dialogo tra le differenti realtà jazzistiche e di una nuova intesa con le istituzioni, pongono dall’altra le basi per la costruzione di un percorso futuro che sia capace di narrare la ricca realtà nazionale e di ascoltarne le molteplici istanze”.
Fonte: SIAE
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