“Forte preoccupazione”: è quella che esprime, in una lettera indirizzata al Presidente SIAE Filippo Sugar, il Consiglio Internazionale degli Autori di Musica (CIAM) in merito ai contenuti e ai toni del dibattito – ritenuto disinformato e demagogicamente alimentato – che si è sviluppato nelle ultime settimane in Italia in merito al recepimento della Direttiva europea sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e sulle licenze multiterritoriali.
In particolare, il CIAM evidenzia che in gran parte dei Paesi europei le società di gestione collettiva hanno un’esclusiva territoriale stabilita dalla legge o per decreto o di fatto.
Soprattutto si fa notare che la Direttiva non impone affatto la liberalizzazione: al contrario, incoraggia l’aggregazione multiterritoriale come antidoto alla debolezza creata dalla frammentazione della gestione dei diritti e delle relative licenze.
Infine, il CIAM ribadisce che SIAE fa parte di una confederazione mondiale (Confederazione internazionale delle società di autori e compositori – CISAC) le cui regole professionali sono anche più stringenti di quanto stabilisce la Direttiva.
Nato nel 1966, il CIAM è il più importante organismo internazionale che raggruppa a livello mondiale di tutti gli autori di musica, indipendentemente dal genere musicale. Coordina e rappresenta la voce dei creatori di musica a livello globale e agisce con lo scopo dio tutelarne i diritti e le aspirazioni culturali.
Fonte SIAE
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