Dopo il risultato del 2015 con un 21% di incremento, l’anno appena trascorso, come riportano i dati Deloitte per FIMI, conferma la stabilità del mercato discografico con un +0,4% e 149 milioni di fatturato, con il segmento dello streaming in continua corsa, CD e download che scendono, vinile che sale.
Il 54% del mercato Italiano resta tutt’ora appannaggio del prodotto fisico, con il segmento album e il repertorio italiano a prevalere. Nella top 20 annuale dei dischi più venduti in Italia, 17 titoli risultano italiani.
Lo streaming musicale registra un +30% e sono i ricavi dagli abbonamenti a crescere maggiormente, con quasi il 40% di incremento rispetto al 2015. Gli abbonamenti hanno generato oltre 35 milioni di euro e rappresentano il 51% di tutto il segmento digitale. Lo streaming video cresce del 4% mentre i ricavi dall’ad-supported audio salgono del 30%.
Rispetto alla forte affermazione del 2015, il segmento fisico scende dell’8% così come il download, che perde il 24%.
Mentre è il vinile a mostrare ancora un forte trend positivo con quasi 10 milioni di ricavi, una crescita del 52% sul 2015 e del 330% dal 2012 e una quota di mercato che in tre anni è passata dal 3 al 6%.
Fonte: FIMI
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