Dopo le contestate elezioni SIAE del 1° marzo 2013 e grazie al nuovo Statuto che assegna agli associati un voto per ogni euro incassato, il neo-eletto Consiglio di sorveglianza risulta controllato per 2/3 proprio dai detentori dei grandi incassi e nella cui sez. Musica, incredibilmente, gli editori sono in maggioranza sugli autori. Primo caso nella storia della SIAE e di tutte le altre società di collecting.
Il 18 marzo 2013, nella sua prima riunione, il Consiglio di Sorveglianza SIAE (di seguito CdS) è stato chiamato ad eleggere il relativo Presidente e Vicepresidente, nonché i 5 membri del Consiglio di Gestione (di seguito CdG), principale organo di governo di cui il primo eletto assume la carica di Presidente della SIAE.
Ad inizio riunione la “coalizione di minoranza” (CREA, Lista Editori Italiani, Acep-AudioCoop) ha chiesto di poter condividere con la “maggioranza” (FEM, Federazione Autori e altri) almeno il nome del Vicepresidente del CdS in modo da poter votare le 2 cariche all’unanimità, dando così un segno di equilibrio fra tutte le rappresentanze. La maggioranza non ha accettato l’invito ed ha preferito votarsi “da sola” il M° Franco Micalizzi (membro della Federazione Autori) come Presidente, con 23 voti su 34, ed il Dr. Paolo Franchini (segretario della FEM) come Vicepresidente, con “soli” 18 voti su 34, segno che quest’ultima “forzatura” non è stata gradita da quasi metà del Consiglio di Sorveglianza.
Per quanto attiene all’elezione del Consiglio di Gestione, la coalizione di minoranza, con grande spirito di unità, è riuscita ad eleggere 2 consiglieri: Biagio Proietti, Autore della sezione DOR e Federico Monti Arduini, Editore della sezione Musica. La coalizione di maggioranza invece ha eletto gli altri 3 consiglieri: Gino Paoli, Autore della sez. Musica (che assume la carica di Presidente della SIAE), Filippo Sugar, Editore della sez. Musica e, clamorosamente, l’Avv. Luca Scordino, uno dei due sub-commissari uscenti della SIAE. In questo modo, com’era facilmente prevedibile, è rimasto fuori il rappresentante autore della sez. CINEMA, candidato al 4° posto della loro stessa lista.
La candidatura del sub-commissario Scordino è stata subito contestata perché ritenuta assolutamente inopportuna. Difatti, al di là della sua nota preparazione professionale, non si può non considerare che sull’operato della gestione commissariale pendono ben 2 ricorsi al TAR e che il nuovo Statuto ha provocato una forte protesta della base associativa, culminata nella contestazione avvenuta alle elezioni SIAE del 1° marzo 2013.
Sarebbe stato giusto assegnare quel 3° seggio di consigliere di gestione proprio ad un rappresentante di un’altra sezione (Cinema, Lirica, Olaf) piuttosto che “premiare” il sub-commissario Luca Scordino, per ringraziarlo del lavoro svolto, come lo stesso Gino Paoli ha dichiarato in chiusura dei lavori, creando anche un certo imbarazzo.
Questa scelta, comunque la si legga, rimane un gesto inopportuno e irrispettoso delle altre sezioni. A questo punto ci si augura che il sub-commissario Scordino, preso atto del malumore e della protesta che sta montando sul suo nome, rinunci alla carica, favorendo un Consiglio di Gestione più rappresentativo.
Va comunque registrato che si è colpevolmente persa l’occasione, da più parti auspicata, di condividere un percorso unitario fra le varie rappresentanze il che sarebbe sicuramente andato a beneficio di una serena governance della Società.
Coordinamento LA SIAE E’ DI TUTTI
Roma, 20 marzo 2013
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